Wikipedia ha vent'anni Wikipedia ha vent'anni
Ricorrono oggi i vent’anni dalla fondazione di Wikipedia, la piattaforma di conoscenza condivisa, diventata un punto di riferimento per gli utenti di tutto il... Wikipedia ha vent'anni

Ricorrono oggi i vent’anni dalla fondazione di Wikipedia, la piattaforma di conoscenza condivisa, diventata un punto di riferimento per gli utenti di tutto il mondo.
L’enciclopedia aperta al contributo diffuso dei volontari è nata il 15 gennaio 2001 su impulso di Larry Sanger e Jimmy Wales e si regge ancora sul modello economico della raccolta dei fondi proveniente dagli utenti di Internet.
Da quel 15 gennaio la crescita è stata continua.
Nel 2003 gli articoli in lingua inglese erano già diventati 100mila, nel 2004 superavano il milione, in una pluralità di lingue.
Oggi sono 55 milioni, in 300 diversi idiomi.
Wikipedia è attualmente il tredicesimo sito più visitato al mondo.
I fattori chiave del successo sono due.
Primo, la tecnologia Wiki, sviluppata nel 1995 dal programmatore Ward Cunningham: un software che permette la creazione collaborativa di pagine all’interno di un sito. Secondo, l’editing collaborativo: a scrivere, integrare, correggere e cancellare le voci di questa enciclopedia, non sono gli esperti, ma una moltitudine di centinaia di migliaia di volontari.

Jimmy Wales


“L’unica via a lungo termine per la pace, la prosperità e la libertà è la conoscenza”, ha scritto in occasione della ricorrenza il fondatore Jimmy Wales, chiedendo agli utenti di proseguire a sostenere il progetto “per un mondo più attento e più istruito”.
Nel corso degli anni Wikipedia ha preso posizione e avviato campagne per la libertà di rete e su temi come il copyright, la sorveglianza e la censura.
Come tutte le piattaforme web, si è attirata anche molte critiche in special modo sull’attendibilita’ delle sue voci. Il modello di costruzione dei contenuti collaborativo non è sempre ben visto dalle fasce più colte della popolazione.
Per offrire maggiori garanzie, la Wikimedia Foundation, a capo di Wikipedia, ha elaborato un nuovo codice etico che dovrebbe entrare in vigore nei prossimi mesi.

Piero Ricca