Maxi multa di 1,5 milioni dell’Agcom alla Rai Maxi multa di 1,5 milioni dell’Agcom alla Rai
L’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (AgCom) ha contestato alla RAI violazioni dei principi di indipendenza, imparzialità e pluralismo in materia di informazione e... Maxi multa di 1,5 milioni dell’Agcom alla Rai

L’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (AgCom) ha contestato alla RAI violazioni dei principi di indipendenza, imparzialità e pluralismo in materia di informazione e di non disparità e trasparenza nella vendita degli spazi pubblicitari. Sono stati considerate violazioni gravi e la multa comminata è di 1,5 milioni di euro. Nel mirino alcuni programmi di tutte e tre le reti generaliste durante i quali sarebbero stati violati i principi sanciti dal “contratto di servizio” che regola la concessione tra Stato e Rau. La multa, deliberata il 14 febbraio 2020 ed è la più alta mai comminata alla RAI.
L’Autorità ha precisato che ad essere sotto accusa “non sono le singole fattispecie, su cui la società ha spesso messo in atto azioni ripristinatorie o correttive” quanto “gli effetti che tali condotte hanno generato e potrebbero generare sui valori della collettività e i diritti dei cittadini, nonché sul valore di utilità pubblica e sociale del canone del servizio della concessionaria”.

La multa è stata comminata il 14 febbraio da un’Authority i cui membri e presidente sono già decaduti e agiscono in regime di proroga da mesi.
Le riunioni per la nomina dei nuovi commissari hanno già registrato molte “fumate nere” e rinvii. Ora si attende l’appuntamento fissato per il 27 febbraio, quando (forse) verrà finalmente presa una decisione.
Per la presidenza Agcom, il presidente del Consiglio Giuseppe Conte avrebbe chiesto una figura “super-partes”, ossia non legata, almeno “formalmente”, ad alcun partito. I nomi che circolano: Roberto Chieppa, Vito Cozzoli e Roberto Garofoli.
Si delinea una poltrona da commissario per Antonello Giacomelli, ex sottosegretario alle Comunicazioni del governo Renzi, mentre a Marco Scialdone, avvocato e docente di diritto e mercati dei contenuti e servizi online presso l’Università Europea di Roma, andrebbe un posto in quota 5 Stelle.

redazione milano