“Il lancio di Sky Wifi segna l’ingresso nel mercato della banda larga ed è l’evento più importante per l’azienda dalla nascita, una vera sfida”....

“Il lancio di Sky Wifi segna l’ingresso nel mercato della banda larga ed è l’evento più importante per l’azienda dalla nascita, una vera sfida”.
Maximo Ibarra, CEO del gruppo Sky Italia, ha spiegato in una intervista al Sole 24 Ore il senso di un’operazione che “dà inizio a una fase nuova della storia dell’azienda, che la porta a entrare in un mercato fortemente presidiato da pochi player di grandi dimensioni”. La nuova Sky, secondo Ibarra, è “l’operatore emergente del mercato, che allarga il raggio d’azione in Italia grazie a un solido know how tecnologico dell’azionista Comcast negli Stati Uniti e della stessa Sky in Gran Bretagna”. Ecco una sintesi delle sue dichiarazioni.

Maximo Ibarra

Internet, tv, voce

“La nostra carta vincente è la forza di un brand costruito sulla qualità dei contenuti e sulla innovazione tecnologica, con una soluzione unica nel mercato italiano. Noi la chiamiamo Triple play, che significa la simbiosi tra internet, tv, voce. Una caratteristica che ci pone su un piano diverso rispetto ai concorrenti, per i contenuti e per l’esperienza di visione. Sky parte da una ricca varietà di prodotti originali che abbracciano tutti i gli ambiti, dall’intrattenimento alle news, dalle serie tv allo sport. Migliaia di ore di produzioni che fanno la differenza rispetto a qualsiasi offerta televisiva alternativa e a cui vanno ad aggiungersi i contenuti esclusivi delle principali major cinematografiche internazionali e della Home box office (Hbo, l’azienda americana di Warnermedia, che gestisce l’omonima rete televisiva, ndr). Il tutto basandoci sull’esperienza che garantisce la piattaforma Sky sui diversi dispositivi e sulla possibilità di avere tutto ciò che si desidera in un unico posto, con l’accesso anche ai principali fornitori di servizi disponibili sul mercato”.

I numeri dell’operazione

“L’investimento supera i 230 milioni di euro e ha già portato all’assunzione di 270 persone, tra cui oltre 200 ingegneri che provengono dal mondo delle telecomunicazioni. Si aggiungono alle 1.400 persone che hanno lavorato alla nascita e allo sviluppo del gruppo in Italia: 800 dipendenti Sky e 600 collaboratori occupati nell’indotto. Daremo un contributo significativo alla diffusione delle connessioni ultraveloci in pura fibra nel Paese, aiutando al tempo stesso il decongestionamento del traffico delle reti esistenti. Un aspetto da non sottovalutare visto che durante l’emergenza sanitaria alcune piattaforme di streaming sono state costrette a ridurre la qualità dei video trasmessi per evitare di mettere ulteriormente sotto stress le reti degli operatori telefonici”.

I contenuti, fattore decisivo

“I contenuti, che sono da sempre il nostro punto di forza vero, diventano come mai in precedenza la killer application per stimolare l’attivazione di linee in vera fibra, attive attualmente solo nel 15% delle abitazioni cablate. Questo permetterà quel cambio di passo necessario al sistema Paese per avanzare sul fronte della digitalizzazione. La spinta verrà dagli utenti, che per utilizzare i servizi offerti chiederanno una rete più performante. Ciò è particolarmente vero per gli abbonati Sky, che sono abituati da tempo a utilizzare lo streaming e l’on demand”.

Il sistema Sky

“La base abbonati fa ampio uso della banda larga con oltre 1,5 milioni di Sky Q (la piattaforma tecnologica per vedere le tv, ndr), 2,7 milioni di famiglie connesse a Sky on demand e 3,1 milioni a Sky Go, il servizio televisivo online. Numeri importanti, che generano consumi significativi e in continua crescita. Prima dell’emergenza sanitaria i download delle famiglie collegate con Sky avevano superato i 44 milioni di titoli al mese, mentre lo stesso periodo dell’anno precedente erano 36,5 milioni. Nel corso del lockdown questo dato è cresciuto addirittura del 50%, superando i 66 milioni. La pandemia , nella sua tragicità, è stata laboratorio di sperimentazione: dalle videoconferenze allo scambio di dati e documenti. Sky ha investito per realizzare ex novo una infrastruttura di ultima generazione interamente in fibra, battezzata Ultra Network, che garantisce una connessione eccellente e che raggiunge nell’ultimo miglio le abitazioni cablate avvalendosi della rete in fibra di Open Fiber. Un sistema particolarmente adatto per i contenuti audiovisivi. Già oggi lo streaming video assorbe più del 60% del traffico in download, una quota salita all’80% durante la crisi del Covid19, in cui è aumentata la richiesta di banda e traffico dati. Il 70% del consumo di banda internet è relativo alla fruizione di contenuti video, in Italia come nel mondo. Il sistema Sky è un hub unico che permette l’utilizzo simultaneo di tutti i dispositivi, dalla tv ai computer, dai tablet a smartphone e consolle da gioco”.

Piero Ricca