Si è conclusa con un ottimo risultato per l’Italia la 70ma Berlinale.
Elio Germano è stato premiato con l’Orso d’argento da miglior attore per la sua perfomance in Volevo nascondermi di Giorgio Diritti, sul pittore Ligabue, mentre i fratelli Damiano e Fabio D’Innocenzo sono risultati vincitori dell’Orso d’argento per la sceneggiatura di Favolacce, che tra gli attori vede lo stesso Germano.
“Lo dedico ad Antonio Ligabue che vive qui con noi, dentro di me. E dedico il premio a tutti gli storti, gli emarginati, gli sbagliati del nostro tempo” ha dichiarato durante la premiazione l’interprete di origine molisana, che si conferma tra i più apprezzati attori italiani del momento.
L’Orso d’oro per il miglior film è andato in Iran, nelle mai dell’assente – perché prigioniero in patria – Mohammad Rasoulof per il suo Sheytan vojud nadarad (There Is No Evil). A riceverlo il cast, che glielo ha dedicato, ricordando il rischio di galera per tutti coloro che hanno partecipato a questo film, che attraverso quattro episodi tocca la contraddizione tra le leggi di un regime quale quello iraniano e la coscienza del singolo cittadino.
La cineasta americana Eliza Hittman è stata premiata per il suo dramma sull’aborto nell’America contemporanea Never Rarely Sometimes Always, mentre al maestro sudcoreano Hong Sangsoo è andato il premio per la regia per il suo The Woman Who Ran. L’orso d’argento per la miglior attrice è stato assegnato a Paula Beer, protagonista di Undine del tedesco Christian Petzold. Premio per il miglior documentario a Irradiés di Rithy Panhm
Elenco dei vincitori
Orso d’oro per il miglior film:
There Is No Evil di Mohammad Rasoulof
Orso d’argento Gran Premio della Giuria:
Never Rarely Sometimes Always di Eliza Hittman
Premio 70° Berlinale per l’innovazione:
Delépine e Kervern per Effacer l’historique
Orso d’argento per la miglior regia:
Hong Sang-Soo per The Woman Who Run
Orso d’argento per la migliore attrice:
Paula Beer per Undine
Orso d’argento per il miglior attore:
Elio Germano per Volevo nascondermi
Orso d’argento per la miglior sceneggiatura:
Fabio e Damiano D’Innocenzo per Favolacce
Orso d’argento per il miglior contributo tecnico:
per la fotografia di DAU. Natasha
Premio per la migliore opera prima:
Los Conductos di Camilo Restrepo
Premio per il miglior documentario
Irradiés di Rithy Panh
Menzione speciale:
Notes from the Underworld, di Tizza Covi e Rainer Frimmel
Panorama – Premio del Pubblico, fiction:
1° Otac di Srdan Golubovic
2° Futur Drei (Stitches) di Faraz Shariat
3° Hap di Maria Sodahl
Panorama – Premio del Pubblico, documentari:
1° Welcome to Chechnya di David France
2° Saudi Runaway di Susanne Regina Meures
3° Petite Fille di Sebastien Lifshitz