Digital Asset Management o Media Asset Management? Digital Asset Management o Media Asset Management?
Quali sono le differenze tra un DAM e un MAM? E cosa devono sapere i gestori di risorse digitali e altri operatori nel marketing... Digital Asset Management o Media Asset Management?

Quali sono le differenze tra un DAM e un MAM? E cosa devono sapere i gestori di risorse digitali e altri operatori nel marketing che hanno a che fare con grandi quantità di dati digitali? Quali caratteristiche devono possedere entrambi i sistemi per fare quello che promettono?

Le domande sono sempre molte e tipicamente si inizia da: cosa hanno in comune DAM e MAM? Quali sono le differenze tra Digital Asset Management e Media Asset Management? Che cos’è un DAM? Che cos’è un MAM? Quali sono i vantaggi di un MAM? E quali i vantaggi di un DAM? Come sono sfumate le linee tra MAM e DAM? Quale è il migliore, il DAM o il MAM?

Partiamo dal considerare cosa hanno in comune DAM e MAM.

DAM e MAM: prima di descrivere ciò che hanno di diverso, proviamo a comprendere ciò che hanno in comune.

L’obiettivo di entrambi i sistemi è simile, ossia controllare o gestire la proprietà del contenuto, rendere quel contenuto facile da trovare, condividerlo con altri incaricati e, infine, tenere traccia precisa di tale utilizzo per una monetizzazione eventuale.

Entrambe le piattaforme dovrebbero consentire il controllo sia del contenuto che degli utenti per garantire che gli questi ultimi abbiano accesso solo al contenuto a cui hanno diritto e che dispongano degli strumenti di cui hanno bisogno per lavorare proprio con quel contenuto.

Quindi quali sono le differenze tra DAM e MAM? La distinzione è certamente sfocata.

Hanno così tanto in comune, tanto per cominciare.

Si dice, in generale, che un MAM sia un DAM incentrato sul video e un DAM non gestisca bene l’audio/video. Diamo un’occhiata a DAM e MAM un po’ più a fondo.

Che cos’è un DAM?

Tradizionalmente, un sistema DAM potrebbe essere considerato un sistema di gestione delle risorse del “marchio” o un sistema di gestione delle risorse di una “biblioteca”.

Il primo si concentra sul contenuto relativo al marchio e sul suo riutilizzo all’interno di un’organizzazione.

Questo contenuto è in gran parte legato alle vendite e al marketing e include loghi, materiale di marketing o foto dei prodotti.

Il DAM è considerabile come un sistema di gestione patrimoniale della biblioteca che si concentra sulla memorizzazione e il recupero di contenuti che possono essere considerati di natura storica o, in alcuni casi, per alcuni il DAM funge da Content Desk, catturando contenuti contemporanei da un ampia varietà di fonti, come agenzie fotografiche e del personale… HR, oltre all’archiviazione di contenuti storici.

Che cos’è un MAM?

Un sistema MAM è tradizionalmente il fulcro del flusso di lavoro audio o video.

Fa parte della catena di produzione audio / video, consentendo agli editor di archiviare i contenuti in una posizione centrale per l’accesso da parte degli altri editor, utilizzando strumenti di modifica e montaggio NLE, non lineare.

È facile vedere come alcuni usano i termini (DAM e MAM) in modo intercambiabile.
MAM e DAM archiviano entrambi gli “oggetti” e rendono più facile per gli altri trovare oggetti o “asset” e utilizzare ciò che hanno trovato.

Che la destinazione finale sia l’inclusione in un video o la condivisione sui social media, gli obiettivi sono gli stessi: trovare rapidamente il contenuto e usalo dove serve.

Vantaggi del MAM

Il MAM dovrebbe eccellere nella gestione dei video e includere l’integrazione con applicazioni esterne di editing come Media Composer di Avid, Premiere di Adobe o Final Cut Pro di Apple.

Dovrebbe gestire i requisiti di versione, aggiornando il contenuto A / V man mano che vengono apportate le modifiche (conservando le diverse versioni o meno).

Dovrebbe consentire la collaborazione tra dipartimenti e utenti, magari con privilegi diversi di accesso a determinati livelli e funzioni scalate in base a varie motivazioni.

In pratica riduce i costi di archiviazione centralizzando tale funzione.

Vantaggi del DAM

Anche qui la ricerca rapida tra, letteralmente, milioni di articoli archiviati raccolti e gestiti in un unico posto è un must.

La funzione “tutto sotto allo stesso tetto” semplifica la ricerca di contenuti, i potenti strumenti di ricerca in un DAM lo rendono veloce.

Permette di condividere e distribuire facilmente i contenuti trovati verso altri utenti sia internamente, esternamente o sui social network, utilizzando strumenti che dovrebbero essere perfettamente disponibili in un robusto sistema DAM.

Riduce i costi senza dover ricreare il contenuto che è stato perso, smarrito e traccia i diritti quando non sono chiari.

Permette di collaborare tra dipartimenti e utenti.

Garantisce l’integrità del marchio ma rende disponibili agli utenti dell’organizzazione le versioni più aggiornate dei contenuti.

Tiene traccia di come e dove sono stati utilizzati i contenuti.

Anche lui riduce i costi centralizzando tale funzione.

Come sono sfumate le linee di confine tra MAM e DAM?

È chiaro che molti dei vantaggi del MAM sono anche i benefici del DAM.
Inoltre, più di recente, i sistemi DAM hanno incluso funzionalità come il controllo della versione e la possibilità di archiviare file audio e video.
Alcune soluzioni DAM, ad esempio, convertono la parola parlata in file audio e video in modo che i dati possano essere cercati più facilmente.
Gli utenti possono creare sub-clip e frame grab e scaricarli.
Molti DAM consentono anche l’esportazione di un elenco di decisioni di montaggio EDL che indica le modifiche su un foglio di calcolo.

In effetti ci si è avvicinati molto al MAM.

I sistemi MAM vengono oggi utilizzati per archiviare anche contenuti grafica e di fotografia per renderli disponibili nel processo di editing del film in un processo di gestione completo, unificato. In effetti si ci è avvicinati molto al DAM.

C’è sicuramente un interscambio di funzionalità e i confini si sono un po’ persi per strada.

Quindi quale è il migliore, il DAM o il MAM?

La risposta ovvia è che molto dipende da quali punti di forza si stanno cercando e cosa sia più giusto per ogni organizzazione.

Se è necessaria una stretta integrazione con gli strumenti NLE di editing non lineare e non c’è bisogno di gestire materiali di marketing e di marca, un MAM dedicato dovrebbe essere la giusta soluzione.

Tuttavia, se si gestiscono migliaia o addirittura milioni di diversi tipi di risorse per molti tipi diversi di utenti all’interno di una organizzazione, è meglio un DAM che diviene più versatile. In pratica il MAM è un po’ “monotematico” e dedicato, mentre il DAM sembra di più ampio raggio ed eterogeneo (anche alla luce del fatto che questa categoria di prodotti si sta evolvendo sempre di più.

Quali altri dati vanno valutati prima di una scelta?

Sicuramente c’è da considerare il supporto di assistenza che deve essere costante perché i problemi sono sempre dietro l’angolo e un supporto di assistenza di 24 ore su 7 giorni può fare la differenza.

Poi le prestazioni sono certo una discriminante e la garanzia che un sistema sia stato ingegnerizzato per rimanere acceso sempre e lavorare al 100% sono una garanzia negli ambienti più complessi e nei lavori più coinvolgenti.

La sicurezza è un’altra discriminante e la conformità HIPP e HIPPA (negli USA) e GDPR in Europa deve essere considerata.

A proposito di scalabilità del sistema, il discorso appare ovvio, dato che la messe infinita di dati digitali che gestiamo oggi cresce in dimensioni esponenziali. Ogni library cresce col crescere del business, quindi prima di comprare un sistema MAM o DAM c’è da controllare i concetti di resilienza e resistenza ai guasti e ai ripristini anche in vista di come reagisce un sistema nel caso di un ampliamento.

E per la configurabilità è evidente che ogni utente ha richieste differenti, e la rigidità di un sistema può rendere la vita difficile; dunque flessibilità e adattabilità devono essere in grado di rispondere alla complessità mutevole dei sistemi.

 

© MonitoR-Presspool.it Roberto Landini

Roberto Landini