Covid e Social, il rischio dell’iperconnessione di massa

In queste settimane di isolamento domestico e di annullamento delle scadenze, raddoppia il tempo trascorso sui social e in generale si registra un uso massiccio del digitale. È la prima evidenza di una ricerca condotta insieme da docenti del CNR, dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv) e dalla Fondazione Fabbrica della Pace, una ricerca basata su oltre 100mila questionari.

“Se prima del distanziamento sociale, circa la metà delle persone trascorreva mediamente tra i 30 minuti e le 2 ore su social media quali, ad esempio, Instagram, Facebook, WhatsApp (da 30 a 60 minuti il 26% e da 1 a 2 ore il 23%), ora si sta assistendo a un raddoppio della frequentazione (da 2 a 3 ore il 23%; da 3 a 4 ore 16%; da 4 a 6 ore il 9%; oltre 6 ore il 5%)”, spiega lo studio. Trascorrono leggermente più tempo sui social media le donne e chi vive nel Mezzogiorno e chi non ha figli.”

“Si evidenziano stati quali la rabbia, la paura, l’ansia e la tristezza. Si tratta di emozioni primarie che sanciscono il nostro stato d’animo in questo tempo di sospensione sociale, conseguenza di un uso eccessivo dei social media”, spiega il professor Antonio Tintori del Cnr.

“Il rischio di un’iperconnessione che potrà divenire patologica deve pertanto essere subito preso in considerazione”.