Blackmagic Pocket Cinema Camera 4K in dirittura d’arrivo Blackmagic Pocket Cinema Camera 4K in dirittura d’arrivo
Lanciata allo scorso NAB, dovrebbe essere commercializzata a breve la tanto attesa telecamera 4K compatta dell’azienda australiana che ha presentato all’IBC anche un nuovo... Blackmagic Pocket Cinema Camera 4K in dirittura d’arrivo

Lanciata allo scorso NAB, dovrebbe essere commercializzata a breve la tanto attesa telecamera 4K compatta dell’azienda australiana che ha presentato all’IBC anche un nuovo codec per la registrazione del video.

Il prezzo è già stato stabilito, 1.175 euro IVA esclusa, e la disponibilità è prevista nelle prossime settimane, almeno stando a quanto ci ha dichiarato Craig Heffernan, Technical Sales Director EMEA di Blackmagic Design, incontrato in occasione dell’ultimo IBC.

Poco più ingombrante di una mirrorless, la Pocket Cinema Camera 4K utilizza un sensore con risoluzione 4.096 x 2.160 pixel in formato QuattroTerzi (18,96 x 10 mm) caratterizzato da una gamma dinamica di 13 stop. La modalità dual ISO permette di scegliere fra due valori nativi per la sensibilità, 400 e 3.200, sensibilità che può comunque essere impostata fino a 25.600 ISO.

Il touch screen da cinque pollici, con risoluzione di 1.920 x 1.080 pixel, è utilizzato anche per la regolazione delle impostazioni di ripresa e per quelle di uso più frequente è presente un discreto numero di pulsanti dedicati, oltre a tre configurabili dall’utente. Per inciso, la struttura dei menu delle impostazioni è simile a quella delle Ursa Mini.

L’attacco per le ottiche Micro QuattroTerzi permette di sfruttare eventuali automatismi degli obiettivi (messa a fuoco, zoom e diaframma) nonché di utilizzare una vasta gamma di ottiche fotografiche e cinematografiche tramite appositi adattatori.

Più che completa, date le dimensioni, la sezione audio costituita da due microfoni posti a lato dell’attacco per le ottiche, una presa mini XLR per microfoni o linea, un ingresso stereo con mini jack da 3,5 pollici e un’uscita per le cuffie.

Per il video è presente un’uscita HDMI e per la sua registrazione si possono utilizzare schede SD e CFast, queste ultime indispensabili per la registrazione in CinemaDNG Raw. Una porta USB-C permette inoltre l’utilizzo di drive esterni SSD che possono poi essere collegati direttamente a un computer per il trasferimento del materiale registrato.

Oltre al formato CinemaDNG Raw, eventualmente compresso con rapporti di 3:1 o 4:1, il video può essere registrato nelle diverse varianti del formato ProRes fino alla 422 HQ e in futuro è previsto il supporto del formato Blackmagic Raw (BRaw), lanciato come beta pubblica proprio in occasione dell’IBC, utilizzabile per ora solo con la Ursa Mini Pro.

Questo nuovo formato si differenzia da altri formati simili per la gestione della demosaicizzazione – operazione necessaria con tutte le telecamere che impiegano un solo sensore ricoperto da filtri dei tre colori primari – che in questo caso è parzialmente gestita all’interno della telecamera dove può sfruttare l’accelerazione dell’hardware integrato, rendendo così meno laborioso il compito del software di decodifica.

Il formato BRaw è in realtà un codec che può operare in modalità a bitrate costante o variabile. Nel primo caso è possibile scegliere fra quattro valori di compressione, da 3:1 a 12:1, mentre nel secondo caso si può scegliere fra due diverse impostazioni di qualità alle quali corrispondono rapporti di compressione variabili da circa 2:1 a 5:1 oppure da 6:1 a 20:1, rapporti variabili in funzione del contenuto di dettagli delle immagini.

Nella successiva fase di correzione del colore si può comunque intervenire su parametri come il bilanciamento del bianco o l’esposizione, partendo dai dati originati dal sensore, quindi con la massima qualità. Nel file BRaw sono presenti sia i dati riguardanti il video che quelli dell’audio, oltre a tutti i quelli relativi alla ripresa.

Con la versione 15.1 di Resolve è possibile importare i file BRaw e tutte le regolazioni possono essere salvate in un file aggiuntivo, lasciando intatto il file originale. Le specifiche del formato BRaw sono pubbliche e Blackmagic mette a disposizione gratuitamente un kit di sviluppo per Mac, Windows e Linux che facilita l’integrazione del supporto di questo formato nelle applicazioni di terze parti.

Mauro Baldacci