Vivendi vs Mediaset, la saga continua Vivendi vs Mediaset, la saga continua
Continua la battaglia tra Vivendi e Mediaset. All’inizio il gruppo francese puntava al controllo di Premium, la tv a pagamento del Biscione. La trattativa... Vivendi vs Mediaset, la saga continua

Continua la battaglia tra Vivendi e Mediaset. All’inizio il gruppo francese puntava al controllo di Premium, la tv a pagamento del Biscione. La trattativa si è interrotta con accuse reciproche di inadempienza e attualmente la vertenza è in coda nei Tribunali.

c_11_homepalinsesti_3_0_upiimageOra si sposta sul bersaglio grosso: il controllo di Mediaset. Vivendi in un giorno ha rastrellato sul mercato azioni fino a raggiungere il 20 % del capitale dell’azienda di Cologno, diventando il secondo azionista dopo la famiglia Berlusconi che tramite Fininvest detiene il 38,2% del capitale.

Mediaset e Berlusconi si difendono. Hanno ottenuto l’appoggio del Governo che, tramite il ministro Calenda, ha definito quella dei francesi una “scalata ostile” anche se ovviamente il Ministro dello Sviluppo Economico potrà muoversi solo all’interno delle regole del mercato che garantiscono la libera circolazione degli investimenti in Europa. Per cui di fatto Calenda si è limitato ad affermare che “il governo monitorerà con attenzione”.

Ma la scalata di Vincent Bolloré è di fatto partita. Entrambe i protagonisti hanno dalla loro argomenti giuridici e finanziari per aggiudicarsi la partita. Vivendi ha la disponibilità finanziaria per lanciare un’OPA e aggiudicarsi la maggioranza del gruppo italiano; Berlusconi e Mediaset non  possono percorrere la strada dell’OPA (obbligatoria per chi detiene oltre il 40% del capitale) perchè non dispongono dei miliardi necessari, ma hanno dalla loro una delibera dell’assemblea Mediaset di primavera che autorizza il CdA ad acquistare entro 18 mesi fino al 10% di capitale, di fatto ‘congelando’ questa quota ed abbassando il controllo della società a chi detiene il 45% più una azione. Alla portata di Mediaset se oltre alla propria quota potrà avere come alleati i grossi fondi internazionali Mackenzie e Fidelity che da soli detengono l’8 per cento del capitale. Questa ipotesi comunque passa attraverso l’acquisto da parte di Mediaset del 10% del capitale, come detto, che ai prezzi attuali costerebbe almeno 400 milioni.

Le prossime ore, giorni, settimane chiariranno le strategie…

 

redazione milano