Un altro record per l’IBC Un altro record per l’IBC
Con poco più di 55mila presenze e oltre 1.800 espositori, l’IBC di Amsterdam segna un nuovo record. “Oggi l’industria dei media è radicalmente differente... Un altro record per l’IBC

IBC1Con poco più di 55mila presenze e oltre 1.800 espositori, l’IBC di Amsterdam segna un nuovo record.

“Oggi l’industria dei media è radicalmente differente da quel che era solo cinque anni fa,” ha dichiarato Michael Crimp, CEO dell’IBC. “Siamo passati da un’industria in cui erano i broadcaster a dirci cosa vedere a una in cui sono i telespettatori a scegliere quando e dove vedere i contenuti. Tutto questo comporta un cambiamento radicale a tutti i livelli.”

Uno dei temi più caldi di questa edizione è stata la transizione verso infrastrutture basate su IP (Internet Protocol), destinate a sostituire le tradizionali infrastrutture basate su collegamenti SDI, non più proposte solo da qualche pioniere del settore – come Axon, Cinegy o Evertz – ma da tutte le più importanti aziende, compresi nomi come Grass Valley, Imagine Communications, Panasonic, SAM e Sony.

IBC-HDRAnche le produzioni di video in 4K sono oramai una realtà, più sulla spinta dei produttori di televisori che sulle richieste dei broadcaster che ancora in molti Paesi, Italia compresa,  faticano a tener testa alla domanda di contenuti HD. Più rilevante dal punto di vista dei telespettatori potrà essere l’introduzione della tecnologia HDR (High Dynamic Range) che anche con il video HD e su schermi di dimensioni relativamente modeste può offrire un’esperienza di visione sicuramente più “brillante”: i confronti proposti da diversi espositori tra immagini HDR e normali erano davvero impietosi per queste ultime.

Sia il completamento della transizione verso l’IP, sia la trasmissione di video HDR non sembrano però destinate a diventare una realtà a breve termine, complice l’assenza di standard universalmente riconosciuti, tuttora in via di definizione. Chi dovrebbe occuparsene ragiona ancora con i tempi dell’analogico, ma con il digitale l’evoluzione è molto più rapida.

redazione milano