Sony si focalizza su HDR e IP Sony si focalizza su HDR e IP
Presentate all’IBC nuove soluzioni per la produzione di video in High Dynamic Range (HDR) e per i flussi di lavoro basati sull’Internet Protocol (IP)... Sony si focalizza su HDR e IP

sony_hdrPresentate all’IBC nuove soluzioni per la produzione di video in High Dynamic Range (HDR) e per i flussi di lavoro basati sull’Internet Protocol (IP)

La possibilità di effettuare riprese di eventi sportivi e altre manifestazioni in 4K HDR e trasmetterle in diretta è oramai una realtà grazie alla soluzione proposta da Sony e sperimentata con successo in occasioni come la cerimonia dell’Apertura della Porta Santa, realizzata dal centro Televisivo Vaticano lo scorso dicembre. Ora questa possibilità è alla portata di tutti i broadcaster.

L’unità di conversione HDRC-4000 permette di realizzare simultaneamente produzioni live in SDR e HDR a partire da immagini riprese nel formato S-Log3 e con lo spazio colore BT.2020. L’unità è in grado di gestire la produzione in tempo reale nel formato più adatto alla distribuzione broadcast o OTT, gestendo la conversione fra spazi colore, l’applicazione delle funzioni  di trasferimento OETF/EOTF negli standard Hybrid Log Gamma o ST.2084 e il ridimensionamento delle immagini. Con l’HDRC-4000 si elimina quindi la necessità di flussi di lavoro separati per le produzioni HDR e SDR dello stesso evento live che potrà essere trasmesso contemporaneamente in 4K HDR, 4K SDR e HD.

hdcp43_1Per la ripresa delle immagini in formato S-Log3 si possono utilizzare le videocamere HDC-4800 (capace di riprendere immagini fino a 400 fps in 4K), HDC-4300 o HDC-P43, la nuova box camera lanciata all’IBC. Quest’ultima è basata su tre sensori da 2/3 di pollice con risoluzione 4K e può riprendere immagini in slow-motion 2x in 4K oppure fino a 8x in HD.

sony_bovis1Per la visione delle immagini HDR è poi necessario un monitor come il BVM-X300 o il nuovo BVM-X550 – sempre in tecnologia OLED, ma con una diagonale di 55 pollici – un monitor che permette la visione contemporanea di quattro versioni dello stesso segnale video in ingresso con impostazioni differenti per EOTF, spazio colore, matrice di trasferimento e altro ancora.

Passando al tema dell’IP, Sony ha scelto l’IBC per riaffermare il suo impegno nel supportare gli standard aperti presenti e futuri. Come ha tenuto a sottolineare Olivier Bovis, direttore AV Media di Sony Professional Europe, tutti pensavano che Sony avesse deciso di procedere per conto proprio con l’iniziativa IP Live, ma questo non è assolutamente vero. Sony ha sempre avuto un ruolo di primo piano, partecipando fin dal 2012 alla Joint Taskforce for Networked Media (JT-NM) e associandosi all’ASPEN e poi anche all’AIMS.

Tra i nuovi prodotti presentati all’IBC ci sono  la scheda NXLK-IP45F per il multiplex/demultiplex di audio e video su segnali IP, l’unità di conversione SDI-IP per sorgenti 4K/HD, le schede di I/O per i mixer video della serie XVS per collegamenti in fibra ottica a 40 Gbps e il software multiviewer PWA-MV1N.

A ulteriore dimostrazione del proprio impegno nel diffondere le soluzioni IP, Sony ha inaugurato lo scorso giugno il Digital Motion Picture Centre IP Live presso gli studi cinematografici Pinewood che ha proprio lo scopo di formare i professionisti delle produzioni video del futuro.

Mauro Baldacci