La scalata al grattacielo più alto del mondo La scalata al grattacielo più alto del mondo
La torre Burj Khalifa di Dubai è il grattacielo più alto del mondo; con i suoi 829,80 metri è uno dei luoghi più visitati... La scalata al grattacielo più alto del mondo

La torre Burj Khalifa di Dubai è il grattacielo più alto del mondo; con i suoi 829,80 metri è uno dei luoghi più visitati a Dubai. Ultimato nel 2009, ha 163 piani ed è stata costruita in stile neo-futuristico; si trova nella parte Downtown.

 Aperta al pubblico il 4 gennaio del 2010, è stata progettata da un team presieduto dall’architetto Adrian Smith. L’edificio è caratterizzato dalla sua pianta a “Y”, ispirata alla forma del fiore di hymenocallis, un genere di piante diffuso anche a Dubai, dove è particolarmente popolare. L’intera struttura è circondata da un parco di circa 11 ettari, mentre gli interni, che contano ben 344.000 metri quadri calpestabili, sono stati interamente progettati dalla Armani home e hanno una destinazione d’uso mista commerciale e residenziale.

Tra i piani 124 e 125 è stata creata una postazione per un’esperienza di realtà virtuale.

La realtà virtuale nasce dalla combinazione di dispositivi hardware e software che “collaborano” per creare uno spazio virtuale all’interno del quale l’utente può muoversi liberamente. L’accesso a questo mondo digitale è reso possibile dai visori VR e dagli accessori (non solo joypad, ma anche guanti, scarpe e altro) sviluppati appositamente per interagire e “vivere” all’interno della “realtà artificiale”. In questo modo si viene a creare un mondo simulato e tridimensionale che agli occhi degli utenti appare come reale, per l’appunto. E proprio come accade nella realtà, l’ambiente virtuale/reale all’interno del quale ci si immerge può essere esplorato in ogni singolo centimetro e in ogni direzione.

All’utente sarà sufficiente voltare la testa per vedere cosa accade ai suoi lati o sollevarla verso l’alto per vedere la pioggia scendere sulla sua testa. Il visore, e i software che utilizza, terranno traccia dei movimenti della testa così da adattare prospettiva e visuale alla nostra posizione e offrire immagini realistiche. L’obiettivo dei visori VR è quello di creare una sorta di nuova dimensione, un ambiente in tre dimensioni che non ha limiti né “punti ciechi” perché lo schermo del visore copre ogni possibile movimento degli occhi e della testa.

In partnership con HTC è stata realizzata quest’esperienza di realtà virtuale chiamata mission 828. Una volta entrato nella stanza vieni accolto da un operatore che ti aiuta ad indossare un visore, i guanti e ti spiega come funziona. Nella simulazione sei una persona che decide di scalare con le ventose la torre: arrivato a un certo punto devi lanciare il rampino che ti porterà in cima. Una volta lì devi lanciarti con il paracadute, e intanto hai la visione di tutto ciò che ti circonda. Un’esperienza del genere può essere adrenalinica per alcuni, e impraticabile per altri perché può suscitare grande timore, quasi terrore. Inoltre è a pagamento: il costo è abbastanza elevato e non tutti possono permetterselo.

Io l’ho provato: per me è stata un’esperienza fantastica, mi è piaciuto tantissimo mettermi alla prova con qualcosa che non farei mai nella vita reale.
Le sensazioni che ho provato sono state controverse: all’inizio un senso di smarrimento ma poi, una volta abituatomi alla realtà virtuale, mi sono sentito a mio agio e ho iniziato a interagire con la realtà come dovevo fare.

Un’ esperienza che consiglio a tutti per capire davvero come funziona la VR.

IL PROGETTO

La DigiComm di Dubai ha commissionato a INITION, società specializzata inglese, la realizzazione di un’esperienza di realtà virtuale che accompagna gli utenti in una missione di spionaggio sul Burj Khalifa – la struttura più alta del mondo.
L’esperienza interattiva cattura elementi chiave del Burj Khalifa in un’avventura elettrizzante che trasforma gli utenti in agenti di una missione per sventare un imminente attacco informatico. Come? Scalando gli interminabili 828 metri del Burj Khalifa per intercettare un satellite aereo e risolvere la situazione caricando un codice antivirale.

SOLUZIONE

Chiamata Mission 828 in omaggio all’altezza del Burj Khalifa, l’esperienza è stata progettata e realizzata per HTC Vive utilizzando il motore di gioco Unity. Ideati per essere i più realistici e viscerali possibile, gli elementi CG di fascia alta sono stati sovrapposti ai filmati del mondo reale per massimizzare la qualità e l’accuratezza visiva, con 360 scene catturate a grande altezza con i droni. Emozionalmente carica e con trama cinematografica, l’esperienza utilizza anche effetti multi-sensoriali – come segnali fisici 4D, suono spaziale 360 ​​e vento simulato – per creare un livello più profondo di immersione.

RISULTATO

La missione 828 può attualmente essere vissuta attraverso sei pod VR al Burj Khalifa.
L’amministratore delegato di INITION, Adrian Leu, ha aggiunto: “Le principali attrazioni turistiche del mondo ora stanno spesso proteggendo le loro pole position aggiungendo valore attraverso esperienze immersive gratuite. In effetti, recentemente abbiamo creato un’esperienza VR “da vertigini” per The Shard (NdR – Shard of Glass o London Bridge Tower, è un grattacielo del quartiere Southwark di Londra), che ci ha dato l’opportunità di sperimentare modifiche al software per non indurre fastidiose nausee da vertigini nel cervello degli utenti ma nello stesso tempo rendare appieno l’esperienza visiva”.
“Il know-how acquisito è stata prezioso per creare il realismo fondamentale del progetto. Uno dei problemi da affrontare è stato gestire le comunicazioni tra l’equipaggio di terra e il drone, problematiche oltre i 400 metri a causa del blocco militare del sistema GPS che rendeva difficile trasferire nel software i dati e le immagini raccolti dal drone. “

Luca Callerio