Gorilla Group implementa DaVinci Resolve Studio per la consegna in Ultra HD 4K HDR Gorilla Group implementa DaVinci Resolve Studio per la consegna in Ultra HD 4K HDR
Blackmagic Design ha annunciato che Gorilla Group ha scelto DaVinci Resolve Studio per ampliare il proprio impianto ed eseguire la correzione colore in Dolby... Gorilla Group implementa DaVinci Resolve Studio per la consegna in Ultra HD 4K HDR

Blackmagic Design ha annunciato che Gorilla Group ha scelto DaVinci Resolve Studio per ampliare il proprio impianto ed eseguire la correzione colore in Dolby Vision e la consegna nel formato IMF per Netflix.
Progettato da Jigsaw24, il nuovo sistema include una workstation HP Z8 con due sistemi operativi integrati, e una torre esterna con tre schede grafiche NVIDIA Titan V 12GB, 12 slot per SSD di archiviazione locale e una porta ethernet a 40GB. Lo studio si affida a due monitor di riferimento, un Sony BVM-X300 e un Dolby PRM 4200.

“Abbiamo implementato il nuovo sistema quando ci è stata affidata la correzione colore di una serie drammatica di sei puntate per Channel 4 e Netflix, in collaborazione con Jet Omoshebi della Goldcrest Post”, ha spiegato l’amministratore delegato di Gorilla Group, Richard Moss. “Traitors è stato il nostro primo progetto in Dolby Vision, e volevamo replicare esattamente l’impianto di Jet alla Goldcrest per facilitare il più possibile il lavoro. La torre esterna che abbiamo creato si occupa anche della transcodifica per la consegna in IMF”.

Per realizzare una correzione di Traitors che soddisfacesse le richieste della piattaforma Netflix, la Gorilla ha dovuto superare numerose sfide tecniche.

“La consegna con il workflow IMF richiesta da Netflix è difficoltosa, ma abbiamo lavorato a stretto contatto con i team del colore della Dolby e di Netflix per implementare la pipeline ACES con successo”, ha spiegato Moss.

Il fattore decisivo per la scelta di DaVinci Resolve è stato il suo editor non lineare (NLE) e il kit di strumenti di grading conforme agli standard dell’industria.

“Abbiamo dovuto produrre in primis un grading in Dolby Vision per Netflix, poi una versione SDR per Channel 4, dove la serie ha debuttato”, ha rivelato Moss. “Su Channel 4 ci sono interruzioni pubblicitarie, su Netflix il video deve essere ininterrotto. Oltre a questo, vanno tenuti in conto i diversi standard internazionali, e l’archiviazione dei master corretti e non corretti. Grazie a DaVinci Resolve, abbiamo fatto tutto con un solo programma.

“Quando si hanno così tante consegne diverse, e si deve passare da una suite di correzione a una di finishing, inserire gli effetti visivi, ecc. bisogna lavorare sempre in parallelo. Invece con DaVinci Resolve si fa tutto su un unico programma!”.

In termini pratici, Moss crede fermamente che un workflow semplificato sia essenziale. “Quando si realizzano 60 puntate di una serie si deve implementare la soluzione più pratica. Sempre più artisti del colore e del montaggio lavorano con DaVinci Resolve, quindi è stata una scelta obbligata. Per venire incontro alle richieste di nuovi clienti abbiamo aggiunto anche una seconda suite firmata Resolve!”, ha concluso Moss.

redazione milano