Claypaky contribuisce all’illuminazione di X-Factor 2016 Claypaky contribuisce all’illuminazione di X-Factor 2016
Claypaky è parte dell’imponente lighting plot che caratterizza l’edizione 2016 di X-Factor. La decima edizione del famoso talent show di origine britannica è più... Claypaky contribuisce all’illuminazione di X-Factor 2016

Claypaky è parte dell’imponente lighting plot che caratterizza l’edizione 2016 di X-Factor. La decima edizione del famoso talent show di origine britannica è più ricca e sfavillante che mai, con un lavoro partito ben 5 mesi prima delle registrazioni (laddove per un “normale” programma televisivo sono di solito sufficienti 90 giorni), e dove la luce e gli effetti scenici si confermano componenti fondamentali per il successo del programma.

Il Direttore della fotografia Massimo Pascucci ci spiega che X-Factor non è un semplice programma televisivo, ma un vero e proprio “Evento live ripreso dalle telecamere, dove gli artisti sono liberi di spaziare sul palco e portare il loro show anche nei corridoi di divisione e sulle tribune del teatro”. Altri elementi tipicamente live sono la ricchezza di schermi ledwall ad accompagnare le esibizioni, l’uso di scenografie costruite ad hoc; apparati illuminotecnici e riprese che coprono il teatro a 360°, compresa una dolly sospesa per aria che copre e spazia in lungo e in largo, da un lato all’altro dello studio.

Direttore della fotografia e Scenografo lavorano a stretto contatto per tutta la settimana, allestendo uno show completamente diverso per ogni artista che si esibisce, una sorta di “show nello show” che si reitera dalla prima all’ultima puntata, anche quando i concorrenti rimangono in pochi: infatti, se diminuiscono i talenti non diminuisce il numero delle esibizioni, che vengono sempre caratterizzate una a una.

“La cura maniacale con cui si segue ogni singolo step, dalle esibizioni dei talenti alle varie parti dello show, è qualcosa di unico in Italia: il giorno dopo la puntata live del giovedì si riparte immediatamente a lavorare per la puntata successiva, e i giorni prima della diretta si va avanti a realizzare e provare scenografie e light show anche per 20 ore al giorno: non c’è praticamente un attimo di tregua”.

Nell’ampio parco luci, spiccano gli Scenius Profile Claypaky, i primi impiegati in Italia televisivamente parlando.
“Sono delle macchine eccellenti – dice Pascucci – sicuramente il miglior sagomatore sul mercato, oltre a proporre dei colori saturi e una qualità della luce difficilmente riscontrabile in altri prodotti. Li utilizzo principalmente per profilare delle sezioni di scena: i Profile mi permettono di variare in un attimo le situazioni, in linea con la flessibilità e il ritmo richiesti dal programma”.

“Scenius Profile mi ha inoltre permesso di creare degli effetti di luce originali e interessanti, utilizzando il sagomatore al minimo dell’apertura: un ampio segmento luminososissimo che si muoveva lungo le fessure delle porte della scena, aprendosi e chiudendosi all’occorrenza grazie all’effetto “sipario totale” che solo questo prodotto ha”.

Gli Sharpy hanno invece avuto un ruolo di primaria importanza durante il ballottaggio, che è uno dei momenti più emozionanti del programma: “Li ho fatti interagire con i grossi triangoli mobili di scena, creando un effetto di “stacco” a introdurre la suspense. Per l’efficienza luminosa e la continuità di utilizzo, gli Sharpy rimangono per me i traccianti per eccellenza”.

X-Factor è un tributo alla modernità sotto tutti i punti di vista, anche per le scelte illuminotecniche: “ho tolto tutte le luci convenzionali, dai sagomatori manuali alle luci bianche. Sono convinto che le luci motorizzate intelligenti abbiano da tempo raggiunto la qualità d’illuminazione delle luci specifiche per uso televisivo, oltre a offrire un’infinità di vantaggi in termini di flessibilità di impiego e ricchezza degli effetti. Con le luci mobili faccio anche l’incarnato dei visi, che è uno dei punti che più contraddistinguono il mio modo di lavorare”.

La Direzione artistica di X-Factor è di Luca Tommassini, operatore e lighting Designer Marco de Nardi.

redazione milano