JVC è sempre più connessa JVC è sempre più connessa
Debutta al NAB la Connected Camera GY-HC900, dotata di tre sensori CMOS da 2/3 di pollice con risoluzione HD e quel che serve per... JVC è sempre più connessa

Debutta al NAB la Connected Camera GY-HC900, dotata di tre sensori CMOS da 2/3 di pollice con risoluzione HD e quel che serve per lo streaming del video in diretta.

Accoppiata direttamente con il ProHD Dockable Bridge o collegata in Wi-Fi con qualsiasi unità ProHD Bridge, la GY-HC900 permette all’operatore di realizzare una ripresa con il video di ritorno e contemporaneamente inviare in streaming il materiale registrato, senza utilizzare altri dispositivi o zainetti.

La GY-HC900 è la prima telecamera JVC che integra una componentistica per la comunicazione che ottimizza sia il trattamento delle immagini, sia l’incapsulamento del video con il protocollo IP. La componentistica gestisce in simultanea la registrazione, lo streaming con ridotta latenza (circa mezzo secondo) e la decodifica del video di ritorno.

“La Connected Camera JVC porta la connettività a un livello superiore e rappresenta un nuovo punto di riferimento per le telecamere ENG,” ha dichiarato Joe D’Amico, vice presidente JVC Professional Video. “La componentistica per la comunicazione integrata rende possibile realizzare riprese per notiziari sfruttando il protocollo IP, garantendo immagini di elevata qualità con un flusso di lavoro semplificato e a un costo concorrenziale.”

Il bitrate massimo per lo streaming è di 20 Mbps e la connettività Wi-Fi – nelle bande 2,4 e 5 GHz – sfrutta una doppia antenna esterna. Il supporto per la tecnologia Zixi per la correzione degli errori di trasmissione e la richiesta automatica di ripetizione in caso di errore garantiscono una trasmissione affidabile.

L’impiego della GY-HC900 come telecamera da studio è possibile utilizzando il modulo FS-900 che si collega direttamente all’interfaccia a 68 pin integata, collegato a sua volta in fibra ottica alla stazione base.

L’attacco per le ottiche è  lo standard B4 e ognuno dei tre sensori è composto da 1.920 x 1.080 pixel. La sensibilità è di F12 e il rapporto segnale rumore è di 62 dB. La telecamera può generare anche video HDR in formato HLG o J-Log e registrare con una cadenza di 100 fps per riprese al rallentatore. Il video può essere compresso in MPEG-2 fino a 35 Mbps o H.264 con campionamento 4:2:2 a 10 bit con un bitrate massimo di 50 Mbps e registrato su schede di memoria SDHC/SDXC per le quali sono presenti due slot.

La disponibilità è prevista prima dell’estate e il prezzo negli USA è stato fissato a 13.950 dollari per la sola telecamera e a 18.500 dollari con un’ottica zoom 20x.

Mauro Baldacci