Da oggi, 1 Febbraio 2011, China Radio International ha un ripetitore in FM che diffonde programmi in italiano nella zona di Milano. Su 101.5...

chinaDa oggi, 1 Febbraio 2011, China Radio International ha un ripetitore in FM che diffonde programmi in italiano nella zona di Milano. Su 101.5 MHz, infatti, la musica spazzatura di Radio Fantastica è stata sostituita da frammenti di lezioni di lingua cinese, dotte disquisizioni sul rinnovamento stilistico all’interno dell’ opera di Pechino e musica occidentale non-stop. Ho l’impressione che per rispettare la data d’inizio delle trasmissioni si sia rinunciato ad andare in onda in condizioni ottimali, ma sono cose che succedono.

La notizia, al di là dei retroscena di ordine commerciale, è che l’etere milanese si è arricchito. La stazione, da quanto si può intuire dalle prime zoppicanti ore di trasmissione, è destinata a parlare e informare. Parlare un italiano dall’accento esotico e informare con modalità che forse possono sconcertare – ma comunque dire qualcosa che non siano le demenzialità dei diggéi mentecatti, i deliri logorroici di Marco Pannella o le omelie oscurantiste di Padre Livio. Non è poco, a pensarci bene.

Che a portare un sussulto di novità nelle nostre radioline dovessero pensarci proprio i cinesi è uno dei tanti segni dei tempi. Al momento la voce asiatica in modulazione di frequenza è sommessa, pacata, dall’aria artigianale, non sembra proprio voler aspirare a porzioni rilevanti di share. Esattamente come il primo negozio di parrucchiere  o il primo centro-benessere cinese aperti senza sfarzo fuori dal perimetro di Chinatown.

Sarebbe facilissimo sottovalutare questa operazione liquidandola con risatine sarcastiche: chi vuoi che ascolti le lezioni di cinese, le lagne dell’ opera di Pechino e le notizie sulla borsa di Shanghai? Ah, ah, che ridere.

Come se i cinesi facessero qualcosa per caso.

redazione milano