Serie B in 4K, Empoli Venezia HDR e HD assieme Serie B in 4K, Empoli Venezia HDR e HD assieme
Qualche settimana fa SKY Italia ha commissionato a Telerecord, noto service di produzione tv fiorentino (vedi articolo recente), un “test match” in 4K HDR... Serie B in 4K, Empoli Venezia HDR e HD assieme

Qualche settimana fa SKY Italia ha commissionato a Telerecord, noto service di produzione tv fiorentino (vedi articolo recente), un “test match” in 4K HDR per la partita Empoli Venezia della Serie B.
La sede dell’incontro era Empoli e l’evento esula dalla produzione “tipica” che di solito viene realizzata in HD.
Da sottolineare poi che il test è stato realizzato in HDR in prospettiva delle future trasmissioni nella prossima stagione e sulla scia di quelle già in onda in questo formato per la Formula1.
La trasmissione è andata in onda su Sky Sport in HD e chi a casa è già in possesso del più recente decoder SkyQ ha potuto seguire la partita in 4K HDR.
Quindi, al momento non è stato destinato ancora un canale di trasmissione vero e proprio in 4K HDR, ma in occasione di eventi speciali, ossia quando è disponibile il programma in 4K HDR, basta premere un tasto apposito sul telecomando e il decoder si sintonizza sul feed dedicato.
Sky segnala con un apposito avviso all’inizio del programma la disponibilità del segnale anche in 4K HDR.
Questo permette a SKY ma anche alla catena di produzione, di effettuare tutta una serie di test “reali” sul campo, come a suo tempo era stato fatto nel passaggio dall’SD all’alta definizione e prima che questa venisse standardizzata.

Giovanni Lorini capo tecnico Telerecord ci fornisce altri dettagli tecnici:
“Telerecord, incaricata dell’evento, ha fornito un doppio segnale in HD e in 4K. Il mezzo mobile inviato a Empoli ha effettuato tutte le riprese in 4K HDR e da lì i segnali sono stati inviati su fibra ottica di distribuzione al centro broadcast di Santa Giulia per finalizzazione ed emissione.”
Anche le macchine di replay e il mixer video erano in 4K e il segnale in uscita è stato convertito in quello voluto da SKY, ossia HLG.
“Il workflow era realizzato sul mixer video in Slog3 con spazio colore Rec 2020 e dal quel formato “4K intermedio”, con appositi convertitori, possiamo ottenere tutti i formati utili, tipo il 4K HLG (hyper log gamma), HD SDR o altro.
Tutte le telecamere impiegate erano Sony HDC4300 con sensori 2/3”, mixer video sempre Sony MVS8000x, ottiche televisive Fujinon 4K con zoom molto performanti che arrivano anche a 100X.
Il layout di ripresa seguiva lo standard della Serie B con 5 telecamere, con la main camera in centro tribuna, accanto alla telecamera 2 che si occupava dei piani stretti (close up), la telecamera 3 posta al centro campo su un supporto mobile chiamato “piattina” che si sposta assieme alla telecamera; la 4 e la 5 sono telecamere piazzate sui 16 metri in tribuna che si occupano soprattutto dei fuori gioco.”
Tutte le telecamere erano piazzate sullo stesso lato e tutti i segnali camera viaggiano su fibra ottica.”
Per l’audio erano previste le riprese da quattro microfoni agli angoli, ai 16 metri e in reverse più un microfono stereo per gli effetti ambiente.
Un altro aspetto non certo comune per questo tipo di prodotto televisivo è che tutti i canali di replay erano in 4K nativi, sia per tutte e 5 le telecamere sia per il clean feed da cui venivano confezionati gli highlight della partita, quindi erano occupati 24 canali di registrazione.
Telerecord sul posto ha deciso di impiegare il mezzo mobile unità 26, un trailer da 16 metri che quando è del tutto espanso copre sei metri di larghezza. Il personale impiegato era costituito da 5 operatori alle telecamere, un fonico, tre operatori al replay, due controlli camere, un responsabile tecnico e due assistenti audio.”
La personalizzazione è stata realizzata pre e post sigla con le stesse camere della produzione, utilizzando la camera in postazione 3 e la grafica locale era realizzata in 1080/50p convertita in 4K con un convertitore SAM.
Le poche problematiche emerse sono legate alla presenza di contenuti non ancora nativi in 4K HDR, come le sigle. Tali contenuti devono essere processati prima dell’impiego.
In uscita è stato utilizzato un convertitore molto performante della Sony, modello HDRC 4000, che ha permesso di disporre in uscita tutti gli altri formati richiesti, dato che opera 4 conversioni contemporanee. Dal doppio feed 4K Slog3 in entrata possiamo convertire i segnali in HD e altri formati 4K utili.
Dal punto di vista del linguaggio audiovisivo il 4K 50P offre molta risoluzione in ogni frame e non ha richiesto particolari attenzioni se non una grande cura del fuoco che risulta ancora più critico. La profondità di campo invece risulta identica a quella del HD .
Una seconda problematica è dovuta alla presenza contemporanea in produzione dei segnali in 4K HDR e dell’HD: non si può disporre della stessa latitudine di esposizione e, per esempio, in un bellissimo totale delle tribune col pubblico, il cielo molto illuminato risulta perfetto in 4K, ma sicuramente clippato sui bianchi in HD. Questo implica una scelta obbligata nel privilegiare le alte luci o le basse luci. Lavorando, come ora, per i due formati in contemporanea si finisce col non sfruttare tutte le possibilità dell’HDR.
Infatti se in HDR si può disporre di 12-14 diaframmi di latitudine, nell’HD se ne hanno solo 6-7, quindi bisogna mediare nella trasmissione in diretta, sullo stile di quando, in passato, le riprese in HD dovevano essere compatibili con quelle in SD.
Questo “problema” diventa ancor più presente nel momento in cui le riprese si dilatano su più ore nella giornata in cui il tempo è variabile e si passa dalla pioggia e poi al sole pieno e si attraversano tutte le fasi meteorologiche.
L’HDR mantiene sempre un’alta qualità anche con poco lavoro di controllo camere, mentre l’HD ha costretto a continui aggiustamenti per rimanere all’interno della qualità, per non tagliare troppo o rimanere completamente bui nelle immagini in assenza di sole, seguendo le notevoli escursioni di luce.
Tutta la monitoria in regia era in HD più un Program 4K HDR, per il controllo camere, il monitor di riferimento in 4K era il Sony X300 (certificato da Amazon e Netflix per le produzioni in 4K) che per noi ha ottima luminosità e un rapporto di contrasto tra bianco e nero molto reale.

Roberto Landini