Pubblicità in cielo, una distopia possibile, ne parla Gianluca Nicoletti
MediaPubblicità 26 Marzo 2019 Amelia Verga
“Dal 2021 potrebbe aprirsi l’era dello “space advertising”, grazie a un sistema di Orbital display leggeremo la pubblicità scritta in cielo. La startup russa StartRocket è pronta a inviare in orbita nello spazio uno sciame piccolissimi satelliti simili a cubetti luminosi, che riflettendo la luce del sole formeranno enormi banner pubblicitari che viaggeranno a 450 chilometri di altezza e saranno visibili di notte da tutto il mondo”.
Se ne occupa nel suo Blog su La Stampa Gianluca Nicoletti, giornalista e autore radiofonico, ex Rai e attualmente a Radio 24. “Gli organizzatori – prosegue Nicoletti – parlano di un probabile bacino di 7 miliardi di esseri umani che di notte invece che guardare le stelle vedranno slogan pubblicitari e scritte che invitano al consumo di prodotti”. Una prospettiva di visibilità globale che non entusiasma Nicoletti. “Il tutto assomiglia a un incubo, non ci sarà un angolo della terra dove la pubblicità stellare non possa perseguitarci… L’unico che era riuscito a tanto fu solo Fantozzi che solo pensandolo fece apparire in cielo il suo insulto al Megapresidente Arcangelo e fu costretto a modificarlo con il suo nome che resterà indelebile in cielo a sottolineare il suo ruolo di eterno perdente”.