Covid-19, scelta la app di tracciamento Covid-19, scelta la app di tracciamento
È operativa l’ordinanza del Commissario Domenico Arcuri con la quale si dispone “di procedere alla stipula del contratto di concessione gratuita della licenza d’uso... Covid-19, scelta la app di tracciamento

È operativa l’ordinanza del Commissario Domenico Arcuri con la quale si dispone “di procedere alla stipula del contratto di concessione gratuita della licenza d’uso sul software di contact tracing e di appalto di servizio gratuito con la società Bending Spoons Spa”.

La scelta si orienta dunque sull’applicazione realizzata dalla società milanese Bending Spoons in partnership con il Centro Diagnostico Santagostino di Luca Foresti e con la società di marketing digitale Jakala.

L’app ha partecipato alla selezione del ministero dell’innovazione, dove sono arrivate oltre 300 proposte. Si basa sul bluetooth (ma è adattabile anche al Gps) principio cardine su cui si muove l’Europa.

L’azienda fornitrice ricorda che “la Presidenza del Consiglio dei Ministri è il licenziatario dell’uso del prodotto. Bending Spoons agisce gratuitamente, finanziando autonomamente i propri costi e non ricevendo alcun corrispettivo per il suo impegno”.

L’app si chiamerà Immuni, sarà utilizzabile su base volontaria e per risultare efficace, secondo gli analisti, dovrà essere scaricata da circa il 60 per cento della popolazione.

Il funzionamento

Attraverso il Bluetooth è possibile rilevare la vicinanza tra due smartphone entro un metro e ripercorrere tutti gli incontri di una persona risultata positiva, in modo da poter rintracciare e isolare i potenziali contagiati. La app conserva sul dispositivo di ciascun cittadino una lista di codici identificativi anonimi di tutti gli altri dispositivi ai quali è stata vicino.

Il diario degli utenti

La seconda funzione di Immuni è un diario clinico contenente tutte le informazioni più rilevanti del singolo utente (sesso, età, malattie pregresse, assunzione di farmaci), un diario che dovrebbe essere aggiornato tutti i giorni con eventuali sintomi e cambiamenti sullo stato di salute.

I test

L’app sarà “un pilastro importante nella gestione della fase successiva dell’emergenza”, ha spiegato il commissario Arcuri, precisando che verrà prima avviata una sperimentazione in alcune regioni pilota. “Speriamo in una massiccia adesione volontaria dei cittadini”, ha proseguito Arcuri, sottolineando come “il sistema di tracciamento dei contatti ci servirà a capitalizzare l’esperienza della fase precedente ed evitare che il contagio si possa replicare”.

redazione milano